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RONY ROLLER E ROMA, 5 ANNI DI SUCCESSI E DI NATALE AL CIRCO


Intesa e simpatia reciproche sono alla basa del lungo rapporto fra il Circo Rony Roller e la città di Roma. Per il quinto anno consecutivo i romani stanno apprezzando il circo della famiglia Vassallo che rinnova lo show, natale dopo natale, ingaggiando numeri forti e rinnovando quelli di famiglia.

Un circo tradizionale con la presenza di tante belle attrazioni con animali e, fra queste, davvero "da urlo"quella degli elefanti dei giovani Gartner, vincitori recentemente al Festival di Monte Carlo. Fin quando il governo non deciderà di mutilare uno spettacolo che va avanti più di due secoli e mezzo, gli appassionati troveranno proprio negli animali in pista il "piatto forte" del Rony Roller. Lo chapiteau bianco e rosso sorge all'angolo fra via Boccea e via di Torrevecchia.

In casa Vassallo l'amore per gli animali è evidente, non soltanto per la presenza di grandi felini, cavalli, esotico ed elefanti, ma soprattutto per dolcezza e passione che scaturiscono da come il giovane addestratore Aris Martini, figlio di Daniela Vassallo, vive in mezzo a loro anche all'interno della pista. Carezze e abbracci vengono dispensati a cavalli, cammelli e watussi africani. I quadrupedi seguono il giovane artista quasi fossero dei cagnolini domestici. Il feeling fra loro è assoluto e per rendersene conto basta vedere lo spettacolo.

Anche la "gabbia" di Ronny Vassallo si presenta come un'attrazione molto bella e composta da passaggi difficili e spettacolari. Si tratta di tre leoni e una leonessa ancora abbastanza giovani che la famiglia ha acquistato cuccioli, circa tre anni e mezzo fa, da Daniel Berquiny, personaggio molto noto nel mondo cinematografico e titolare del "parco Zoo delle Star". Ronny, che fino a quel momento si era quasi esclusivamente dedicato ai cavalli (adesso lasciati al nipote Aris), ha addestrato le belve assieme al cugino Redi Montico, un nome che in questo settore rappresenta più che una garanzia.

Il Circo Rony Roller quest'anno ha portato a Roma un "numerone", quello della famigilia Gartner, ma prima di dare spazio alle "star con la proboscide" merita un plauso un giovanissimo artista, un giocoliere di appena 14 anni, rampollo di una famiglia circense ma sempre dedicatasi ad altri numeri. Praticamente da solo, con una passione immensa, quasi maniacale, Nicolas Picard è riuscito a presentare qualcosa di livello eccelso: palline, cerchi e clave che roteano senza mai cadere a terra. Il ragazzo riesce anche a "giogolare" le clave inginocchiandosi e poi anche correndo e facendo un salto mortale. Nicolas dedica ogni minuto ad allenarsi e ad alimentare il suo grande amore per la giocoleria. Potrebbe davvero diventare, incredibilmente da autodidatta, un asso italiano di questa spettacolare disciplina.

Non ci sono parole, infine, per i tre elefanti della famiglia Gartner. Tre giovanissimi acrobati-addestratori, dai 21 ai 12 anni, con sangue anche italiano (la nonna è una Medini), riescono a far fare ai pachidermi di tutto e anche con estrema disinvoltura. Gli elefanti si siedono, si mettono uno sopra l'altro, fanno da porteurs per le acrobazie dei giovani Gartner e poi riescono anche ad azionare la bascula. le ovazioni del pubblico confermano come il festival di Monte Carlo sia davvero la "Scala" del circo mondiale.

Alcuni numeri aerei di buona fattura, i trapezisti volanti, la "Carica dei 101" presentata dalla famiglia Picard e dai cani equilibristi, il clown completano circa due ore di spettacolo che i romani, anche quest'anno, stanno dimostrando di apprezzare. Basta passare nei pressi del Rony Roller per rendesi conto delle file ai botteghini. Agli italiani il ciroo piace, anche quello con gli animali. L'importante è rispettare le regole e proporre qualità. Qualcuno, anche in Parlamento, dovrebbe farsene una ragione.

DI PIETRO MESSANA