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Circo M. Orfei, un'avventura nel deserto verso la Libia (con aria condizionata)

 di Clemente Corvo 

Oggi, il Circo M. Orfei del "NUMERO UNO", direttore DARIX LEONE MARTINI parte per la Libia, tra l'altro con un pullman autenticamente personalizzato "LEONE BUS", con la speranza di rappresentare bene l'Italia all'estero con i suoi numeri di alta scuola circense. Siamo sicuri che la loro esibizione sarà un successo e che gli spettatori libici saranno entusiasti di vedere i nostri artisti in azione.
 

Una buona permanenza in Libia... ma non troppo lunga!

Auguriamo al Circo M. Orfei una buona permanenza in Libia, ma non troppo lunga, perché noi vi aspettiamo in Italia! Siamo impazienti di rivedere i nostri artisti di ritorno dalla tournée, con storie e aneddoti da raccontare, e con la certezza di aver rappresentato l’Italia con classe e professionalità.

Non fateci scherzi, ragazzi!

Non rimanete in Libia a godervi il sole e la sabbia del deserto. Noi vi aspettiamo in Italia, con il nostro caffè espresso e le nostre pizze fumanti. Non ci dimenticheremo di voi, e saremo felici di riabbracciarvi quando, quando... tornerete a casa.

Il Circo Orfei: il ritorno in Italia... prima che sia troppo tardi!

Siamo felici di annunciare che il Circo Orfei tornerà in Italia nei primi giorni di settembre, prima che gli artisti e la direzione decidano di restare in Libia per sempre. Sì, perché dopo aver visto le dune di sabbia e il sole del deserto, chi non vorrebbe restare lì per sempre?

Non vogliamo perderli!

Ma noi non vogliamo perderli! Gli artisti e la direzione del Circo M. Orfei sono troppo importanti per il nostro paese, e non possiamo permettere che rimangano in Libia a godersi il clima caldo e la vita tranquilla. No, no, no! Li vogliamo di ritorno in Italia, con le loro acrobazie e i loro numeri di alta scuola circense.

Un ritorno trionfale... e senza deserti!

Quindi auguriamo al Circo Orfei un ritorno trionfale in Italia, senza che nessuno – né il direttore Darix Leone Martini, né gli artisti – decida di restare in Libia. Siamo sicuri che saranno felici di tornare a casa, rivedere le loro famiglie e gustare una buona pizza italiana dopo un mese di datteri e couscous.

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