A Trento arriva Psychiatric Circus: scrivi cos'è per te la follia ed entri gratis

L'attesissimo «Psychiatric Circus» fino al 27 giugno nell’area ex Zuffo. Biglietti gratis agli autori delle migliori frasi sulla follia


Si definisce circo, ma della tradizione circense ha ben poco. “Psychiatric Circus” è sconsigliato ai bambini, non utilizza in nessun modo animali e al posto del divertimento cerca di coinvolgere il pubblico e di indurlo alla riflessione. A tratti crudo - come quando viene messa in scena la violenza sessuale su una donna che per mettere fine a questa situazione deciderà di suicidarsi -, ma sempre impattante con tutte quelle scene che altro non sono che la denuncia di fatti realmente accaduti all’interno dei manicomi.

“Psychiatric Circus” è liberamente ispirato alla fiction televisiva statunitense “American Horror Story” e va in scena coinvolgendo diciassette artisti internazionali, per la direzione artistica di Sandy Medini: «L’origine è indubbiamente circense, ma lo spettacolo che abbiamo iniziato a portare nelle piazze italiane a partire dallo scorso anno non ha il divertimento come obiettivo, ma la denuncia di quanto spesso succedeva all’interno dei manicomi. Torture, violenze, costrizioni mandano in scena la follia che spesso non era solo dei pazienti, ma forse ancora di più di chi li curava».

Saranno risate di puro terrore quelle che verranno originate da acrobati, ballerini, cabarettisti, attori, pagliacci che animeranno giochi sospesi tra acrobatica, verticalismo, fachirismo, contorsionismo, manipolazione, fantasismo per arrivare a una folle comicità. «Uno spettacolo che racconta con il filtro dell’arte, quello che purtroppo è realmente accaduto nei manicomi, ma il nostro obiettivo non è quello della riflessione profonda che non sarebbe di nostra competenza. Il nostro obiettivo è invece quello di coinvolgere il pubblico e soprattutto di divertire». Ma di fronte a certe scene, momenti di riflessione andranno di pari passo con quelli divertenti che arriveranno anche dall’interazione con il pubblico coinvolto in frequenti colpi di scena accompagnati da una colonna sonora pop-rock.

Il risultato però è uno spettacolo sconsigliato ai bambini: «Noi lo consideriamo adatto ad un pubblico dai diciotto anni in su, ma ci sono genitori che portano lo stesso i loro figli. Il cast è composto da artisti circensi internazionali, ma quello che rappresentiamo è uno spettacolo unico nel suo genere che ha registrato 80mila presenze. Evidentemente terrorizza, ma piace».

Tre le tappe in regione col debutto a Trento all’area ex Zuffo dal 17 al 27 giugno con uno spettacolo serale dal giovedì al lunedì a partire dalle 21. La domenica si anticipa alle 20. A seguire Bolzano e Rovereto
I biglietti sono già acquistabili in prevendita collegandosi al sito www.psychiatricircus.com o direttamente alle casse prima degli spettacoli.

Ma alcuni lettori del  giornale avranno la possibilità di accedere gratuitamente. Basta cliccare qui
e nella finestra dei commenti, è possibile inviare un messaggio definendo la propria idea di follia. Agli autori delle frasi più belle andranno i biglietti per lo spettacolo.

La rappresentazione circense è ambientata negli anni cinquanta al manicomio cattolico tedesco di Bergen, gestito da padre Josef e dalla sue suore, ispirata anche da quelle tipiche suggestioni del Cirque du Soleil, ma con toni decisamente più forti. Ne scaturisce un mix tra teatro e circo nel quale il senso delle cose è completamente sconvolto.

16/06/2016