Quello del circo è un "mondo di periferia" che «non va lasciato solo». Lo ha detto il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, dopo aver visitato il Circo di Vienna
Quello del circo è un "mondo di periferia" che «non va lasciato solo». Lo ha detto il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, dopo aver visitato il Circo di Vienna, presente in questi giorni in città, in area industriale e dove lo stesso presule si recherà sabato pomeriggio per celebrare il giubileo della misericordia ed assistere ad uno spettacolo offerto dai circensi. «È un modo questo» spiega monsignor Pizziolo «per mantenere con loro i contatti, incontrare uomini, donne e bambini che, per la loro attività, non sono stanziali ma girano continuamente in Italia e all'estero». Per monsignor Pizziolo bisogna mantenere con loro «legami che vanno curati con molta attenzione». Pizziolo, che era accompagnato dal referente Migrantes per la pastorale con i circensi, don Mirko Dalla Torre, sabato 18 giugno celebrerà sotto il tendone, alle 16. Alla celebrazione sono invitati tutti i cittadini che potranno poi prendere parte, per iniziativa del circo, allo spettacolo con uno sconto speciale. Il circo di Vienna, arrivato lo scorso 10 giugno, rimarrà in città fino a domenica 20 giugno proponendo uno spettacolo unico, con giocolieri, equilibristi, clown, acrobati e illusionisti. Don Mirko, intanto, sta partecipando, come uno dei promotori, al pellegrinaggio della gente dello spettacolo viaggiante e popolare che si tiene oggi a Roma, in occasione del giubileo. Questa mattina l'udienza con Papa Francesco. «È un popolo, quello circense, che vie da anni nel disagio di una crisi che attraversa anche questo settore» afferma il sacerdote, che è parroco di Sernaglia, Falzè e Fontigo, «come siamo solidali con i lavoratori di altre categorie del lavoro, ancora di più» aggiunge il sacerdote «lo dovremmo essere con costoro».
17/06/2016