Nonostante eventi che richiamano molto pubblico come le feste vigiliane e la nazionale di basket, “Psychiatric Circus” ha ottenuto il consueto successo anche nella sua prima apparizione sul palcoscenico di Trento. Lo spettacolo è andato in scena per otto serate registrando sempre il pieno di spettatori, circa 8000, sotto il tendone allestito nel parcheggio Zuffo.
Lo show, molto all’avanguardia, che mescola suggestioni horror (ispirate alla serie “American Horror Story”), denunce e riflessioni sulla malattia mentale e numeri di alta scuola circense, adesso si sposterà a Bolzano e poi ad agosto sbarcherà di nuovo a Rimini dove ha ottenuto successi travolgenti nelle passate edizioni.
I consensi raccolti sono dovuti spesso al passaparola tra gli spettatori che consigliano l’esperienza agli amici, ai social network dove si registrano sempre commenti positivi, i promo e i video su YouTube. Il tema abbastanza forte e il divieto ai minori di 14 anni rappresenta un freno inizialmente, ma viene poi agilmente superato con le sensazioni positive e le riflessioni che si portano a casa dopo due ore molto intense tra comicità, acrobazie e brividi.
Curioso notare quale sia la platea che ha determinato questo successo. Sandy Medini, ideatrice dello show, spiega: “Abbiamo tantissimi giovani tra i nostri spettatori. Molti dal mondo gay/lesbo, ragazzi dark, rock, persone con rapite dal fascino della scoperta, coloro che amano sperimentare e che hanno una certa apertura mentale. Non mancano nemmeno le altre fasce sociali “normali” perché alla fine si tratta di uno spettacolo adatto a tutti tranne che alle famiglie con bambini piccoli. Abbiamo registrato interesse anche dal mondo del cinema, si sono aperte delle prospettive che non sarebbero state possibili con un classico spettacolo circense. Siamo molto soddisfatti del risultato. Tornare a Trento? Certo, speriamo di esserci l’anno prossimo”.
29/06/2016