INTERVISTA A SHANNON ORFEI

La nostra rubrica sulle interviste ai circensi curata interamente dal nostro collaboratore Antonio D'Affuso, oggi vi propone l'intervista realizzata a Shannon Orfei

Ciao Shannon e grazie per aver preso parte a questo nuovo progetto di PASSIONE CIRCO. Insieme a voi artisti e direttori di Circo vogliamo far conoscere in maniera ancora più approfondita questo affascinante mondo attraverso le vostre interviste. Premessa fatta, non ci resta quindi che cominciare.

1) La prima domanda tende a voler conoscere un attimo le tue radici circensi e quindi capire un pò le tue origini familiari.

Sono figlia di Armando Orfei e Nevia Niemen entrambi provengono da due grandi famiglie circensi da generazioni e generazioni. Mio nonno paterno si chiamava Oscar Orfei, acrobata e trapezista nel circo di famiglia insieme ai suoi fratelli Amedeo, Francesco e Evelina. Mio nonno materno si chiamava Albertino Niemen, lui proveniva sempre da famiglie circensi ma anche di burattinai. Erano molto famosi per questo. Lui aprì il Circo Niemen insieme alle sorelle Leida, Annamaria, Fede e Rosa. Nel 1974 le due famiglie si trovano a lavorare insieme nel Circo Niuman e fu lì per la prima volta che i miei genitori si incontrarono, avevano soltanto 14 anni. Si sono sposati poi all’età di 28 anni. Mio papà ha lavorato come trapezista fino all’età di 30 anni poi ha iniziato la sua carriera come domatore di tigri mentre mia mamma lavorava con le colombe e insieme ai fratelli faceva il numero di coltelli. 

2) La seconda domanda invece racchiude un pò diversi momenti della tua vita artistica quindi non è proprio un unica domanda ma un mix di domande collegate tra loro. Innanzitutto ti chiedo a quanti anni sei entrata per la prima volta in pista e con quale ruolo? Oggi invece quale disciplina porti in pista? 

La prima volta che mi sono esibita in pista avevo 5 anni. Facevo un numero con mi sorella chiamato
“fantoccio“. Poi all’età di 8 anni ho debuttato come clown e l' ho fatto fino ai 12 anni, mi divertiva molto farlo. All'età di 14 anni ho avuto l'onore di conoscere due grandi persone e maestri Aguanito Merzari e Fatima Zora e grazie a loro ho iniziato a provare il mio numero di filo teso. Sono orgogliosissima di essere stata una loro allieva. Purtroppo ho provato con loro soltanto un anno, poi ho continuato da sola. Ma non c’è uno spettacolo o un giorno di prove che io non pensi a loro, a tutto quello che mi hanno insegnato e i loro consigli che porterò sempre nel cuore. È un numero che pretende tanto tempo per prendere sicurezza, ed ancora oggi ho molto da imparare, ma ho molta passione e amore per questo numero, mi regala molte soddisfazioni.

3) Entriamo un pò più nel personale. Quali sono per te i pro e i contro della vita del circo?

I pro della vita del circo, per come la penso io, sicuramente la PISTA. Non servono molte parole per descriverla. Quando entri dentro quel cerchio magico tutto il resto del mondo si spegne. Stare a stretto contatto con gli animali è sicuramente una delle cose più belle che abbiamo, i bambini di solito la mattina appena si alzano aprono la finestra e vedono il giardino di casa, al circo invece apri la  finestra e vedi le tigri che giocano tra di loro oppure la giraffa o l'elefante che mangia le foglie degli alberi, è meraviglioso. Un'altro pro è sicuramente viaggiare e conoscere gente diversa e comunicare con loro. Mi piace sapere le opinioni del pubblico, sopratutto le critiche, sono quelle che ti aiutano a migliorare. E poi tantissime altre cose.
I contro. Al primo posto metterei la scuola. Non è facile stare al passo con i programmi delle varie scuole. Ad esempio arrivi in una scuola che inizi un argomento, poi quando ti sposti in un altra scuola lo stesso argomento lo hanno già fatto da tempo oppure ancora non ci sono arrivati.
Le piazze un'altro contro. A volte le aree che ci concedono non sono adeguate, spazi piccoli che a volte ci creano alcuni problemi per il montaggio del circo. Ed infine il tempo. Quando siamo montati nei campi e comincia a piovere per giorni, spesso è un problema anche uscire con i carri dalle piazze per via del fango.

4) Se non fossi nata nel circo, cosa ti sarebbe piaciuto fare nella vita?

Vediamo....Sono un'appassionata di cinema quindi penso che avrei studiato volentieri per diventare attrice di cinema o teatro.

5) Cosa consiglieresti per far tornare il circo allo splendore di un tempo?

Spero che questo momento di crisi finisca presto non solo per il circo ma per l'Italia in generale. Secondo me l'arte circense è ancora molto apprezzata in Italia, spero che dopo questa crisi economica tutto ritorna come prima.

6) Funzionerebbe il circo senza animali? 

No assolutamente NO. Il circo è nato con gli animali e così deve continuare, altrimenti non si può più chiamare circo.


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