E’ stato il vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, mons. Sebastiano Amenta a celebrare, questa mattina nella Cripta del Santuario, il rito funebre di Lidia Togni, morta a Siracusa nel suo circo “Il Nazionale”, all’età di 86 anni.
Donna di spettacolo, ma anche e soprattutto donna di fede, Lidia Togni è stata sempre vicina alle istituzioni ecclesiastiche e con il suo Circo non ha mai fatto mancare il sostegno ad iniziative di solidarietà. Non a caso è stata la prima, nell’ambito circense, ad avere voluto all’interno del villaggio itinerante, una piccola Cappella con una spazio riservato alla preghiera e alla comunione con Dio. La preghiera rappresenta, infatti, un momento irrinunciabile per tutti gli artisti del Circo Togni i quali, consapevoli anche dei rischi del mestiere, si pensi a quando si sale su un trapezio a venti metri da terra, prima di ogni esibizione sono soliti affidarsi alla protezione divina.
Sono stati i figli Davide, Liviana e Vinicio a chiedere espressamente che i funerali venissero celebrati in Santuario, anche perché la forma della struttura, oltre alla lacrima che scende, richiama alla mente la tenda dove il Signore accoglie i suoi figli.
E questa mattina, il Signore ha accolto con sé, nell’alto dei cieli, la “Signora del Circo”, donna che, in vita, ha sempre perseguito una missione: “portare felicità e gioia con i suoi spettacoli in tutto il mondo”.
A dare l’ultimo saluto a Lidia Togni, con i familiari e tutti gli artisti, c’erano anche parecchi siracusani, per i quali quel nome, quella famiglia e quel mondo allegro e divertente richiamano, certamente, alla memoria piacevoli periodi di vita vissuta. La salma sarà, adesso, trasportata a La Spezia per essere tumulata nella Cappella di famiglia, nel cimitero dei Boschetti. Classe 1932, figlia di Ugo Togni, con i fratelli Ercole e Ferdinando, Lidia era stata la fondatrice del Circo Nazionale Togni; con il marito Riccardo Canestrelli, addestratore di animali, negli anni ’60 aveva creato il Circo Royal, poi divenuto Circo Lidia Togni.
Donna di spettacolo, ma anche e soprattutto donna di fede, Lidia Togni è stata sempre vicina alle istituzioni ecclesiastiche e con il suo Circo non ha mai fatto mancare il sostegno ad iniziative di solidarietà. Non a caso è stata la prima, nell’ambito circense, ad avere voluto all’interno del villaggio itinerante, una piccola Cappella con una spazio riservato alla preghiera e alla comunione con Dio. La preghiera rappresenta, infatti, un momento irrinunciabile per tutti gli artisti del Circo Togni i quali, consapevoli anche dei rischi del mestiere, si pensi a quando si sale su un trapezio a venti metri da terra, prima di ogni esibizione sono soliti affidarsi alla protezione divina.
Sono stati i figli Davide, Liviana e Vinicio a chiedere espressamente che i funerali venissero celebrati in Santuario, anche perché la forma della struttura, oltre alla lacrima che scende, richiama alla mente la tenda dove il Signore accoglie i suoi figli.
E questa mattina, il Signore ha accolto con sé, nell’alto dei cieli, la “Signora del Circo”, donna che, in vita, ha sempre perseguito una missione: “portare felicità e gioia con i suoi spettacoli in tutto il mondo”.
A dare l’ultimo saluto a Lidia Togni, con i familiari e tutti gli artisti, c’erano anche parecchi siracusani, per i quali quel nome, quella famiglia e quel mondo allegro e divertente richiamano, certamente, alla memoria piacevoli periodi di vita vissuta. La salma sarà, adesso, trasportata a La Spezia per essere tumulata nella Cappella di famiglia, nel cimitero dei Boschetti. Classe 1932, figlia di Ugo Togni, con i fratelli Ercole e Ferdinando, Lidia era stata la fondatrice del Circo Nazionale Togni; con il marito Riccardo Canestrelli, addestratore di animali, negli anni ’60 aveva creato il Circo Royal, poi divenuto Circo Lidia Togni.
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