Giornalista Palermitana, conduttrice, dal cartaceo al web alla tv, Valentina Corrao approda al Circo per descrivere e raccontare la realtà da favola che solo una giornata al circo può regalarti.
Quando inizia la tua avventura giornalistica al Circo?
Era novembre 2016, a Palermo giunge il Paranormal Circus di Tayler Martini, il mio primo incarico da addetto stampa per il settore circense. La sfida era quella di estendere al maggior pubblico possibile la comunicazione attraverso tutti i canali, non pensavo di riuscire in questo arduo compito, invece l’adrenalina che ti trasmette il circo riesce a rompere qualsiasi tipo di indugio: “è stato amore a prima svista”. Entrare in un mondo che pensi che non ti appartieni, ma che poi ti travolge per diventare una scoperta continua, una realtà parallela al mondo esterno e comune. Approfitto per ringraziare le famiglie circensi per cui ho lavorato.
Successivamente?
A seguito il viaggio è stato continuo, grazie al supporto del fotoreporter Antonio Ragusi che mi ha scortato nell’avventura, abbiamo lavorato insieme dal 2016 ad oggi per: il Paranormal Circus di Tayler Martini, per il Circo Rinaldo Orfei, il Circo David Orfei e il Circo di Mosca, il Circo Amedeo Orfei, il Circo Eleonora Orfei, nelle rispettive mansioni, comunicazione e immagine (foto-video e social) curata da Ragusi. Nel 2018 il mio approdo al Circo Nazionale Lidia Togni di Vinicio Togni.
Come hai vissuto questa esperienza lavorativa con il Circo?
Delicatezza, lealtà e rispetto, un’esperienza che si evolve di continuo e che al momento culmina con il Circo Nazionale Lidia Togni di Vinicio Togni, da cui ho cominciato ad apprendere i valori del settore circense, avendo avuto la possibilità di seguire alcune tappe nelle principali città della Sicilia, ma il cammino della conoscenza non si ferma mai, al circo si apprende ogni giorno.
Nel mondo della comunicazione pensi che il Circo sia in evoluzione?
Il processo di cambiamento è già stato avviato dai social, il giornalista può trasmettere attraverso i media e coinvolgere il pubblico ad intraprendere l’esperienza del ritorno alla favola del Circo, che mantiene la tradizione con il tocco di una sottile evoluzione senza stravolgere quello che sono le maestranze circensi, adesso la sfida è quella di catturare ed affascinare il pubblico nella sua varietà, non un solo target, ma sold out.
Quando inizia la tua avventura giornalistica al Circo?
Era novembre 2016, a Palermo giunge il Paranormal Circus di Tayler Martini, il mio primo incarico da addetto stampa per il settore circense. La sfida era quella di estendere al maggior pubblico possibile la comunicazione attraverso tutti i canali, non pensavo di riuscire in questo arduo compito, invece l’adrenalina che ti trasmette il circo riesce a rompere qualsiasi tipo di indugio: “è stato amore a prima svista”. Entrare in un mondo che pensi che non ti appartieni, ma che poi ti travolge per diventare una scoperta continua, una realtà parallela al mondo esterno e comune. Approfitto per ringraziare le famiglie circensi per cui ho lavorato.
Successivamente?
A seguito il viaggio è stato continuo, grazie al supporto del fotoreporter Antonio Ragusi che mi ha scortato nell’avventura, abbiamo lavorato insieme dal 2016 ad oggi per: il Paranormal Circus di Tayler Martini, per il Circo Rinaldo Orfei, il Circo David Orfei e il Circo di Mosca, il Circo Amedeo Orfei, il Circo Eleonora Orfei, nelle rispettive mansioni, comunicazione e immagine (foto-video e social) curata da Ragusi. Nel 2018 il mio approdo al Circo Nazionale Lidia Togni di Vinicio Togni.
Come hai vissuto questa esperienza lavorativa con il Circo?
Delicatezza, lealtà e rispetto, un’esperienza che si evolve di continuo e che al momento culmina con il Circo Nazionale Lidia Togni di Vinicio Togni, da cui ho cominciato ad apprendere i valori del settore circense, avendo avuto la possibilità di seguire alcune tappe nelle principali città della Sicilia, ma il cammino della conoscenza non si ferma mai, al circo si apprende ogni giorno.
Nel mondo della comunicazione pensi che il Circo sia in evoluzione?
Il processo di cambiamento è già stato avviato dai social, il giornalista può trasmettere attraverso i media e coinvolgere il pubblico ad intraprendere l’esperienza del ritorno alla favola del Circo, che mantiene la tradizione con il tocco di una sottile evoluzione senza stravolgere quello che sono le maestranze circensi, adesso la sfida è quella di catturare ed affascinare il pubblico nella sua varietà, non un solo target, ma sold out.
Fonte Redazione Passione Circo
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