Tamara Bizzarro, proprietaria del Circo Madagascar, risponde alle accuse mosse da Gelmi
sulle condizioni in cui vivono gli animali
Le accuse mosse da Giacomo Gelmi al nostro circo rispetto le condizioni in cui vivono i nostri animali sono assolutamente infondate. Tamara Bizzarro, proprietaria del Circo Madagascar, che nei giorni scorsi ha fatto tappa a Lido Degli Estensi, respinge al mittente le critiche che il promotore della petizione "Un mare anche per me" aveva lanciato sul nostro giornale.
"Il nostro elefante non era rinchiuso tra due camion come erroneamente ha dichiarato Gelmi - dice Bizzarro - semplicemente stava attraversando il piazzale per passare dal carro, dove riposa, al recinto esterno. Stesso discorso vale per la giraffa che, come tutti gli altri animali, è posizionata in un recinto assolutamente a norma di legge".
Anche perchè "ormai sempre più spesso riceviamo controlli da parte della ASL, finalizzati a verificare le condizioni in cui i nostri animali sono custoditi. Noi siamo tranquilli perchè sappiamo di fare un buon lavoro, in linea con le normative nazionali e non solo. Ogni volta che ci apprestiamo a fare uno spettacolo in qualsiasi punto d'Italia siamo soggetti a verifiche di carattere sanitario che attestano lo stato del nostro circo, specie in relazione ai nostri sessanta animali. Per cui lezioni su come si tengono gli animali, sinceramente, non ne prendiamo".
Sull'ipotesi paventata da Gelmi di immaginare un circo senza animali Bizzarro è chiara:"Noi siamo per il circo tradizionale.dal 2015 abbiamo promosso una petizione che ha raccolto oltre 50mila firme. A dimostrazione di come ancora il nostro lavoro sia importante per tantissime persone".
Un lavoro, a detta di Bizzarro, "di natura culturale e che permette a molta gente che non ha la possibilità di viaggiare e di andare nei paesi esotici, di vedere animali che in altro modo non avrebbe mai occasione di vedere".
Di Federico Di Bisceglie