Il tendone è fermo senza lavoro e pieno di spese: "Chi può ci sta aiutando. Noi vogliamo lavorare"
"Chi può ci sta dando una mano - racconta Marco Grioni, direttore artistico - : il proprietario del campo in cui abbiamo allestito il tendone non vuole denaro, una grande attività della zona ci aiuta a smaltire le deiezioni degli animali, la Caritas di consegna pacchi alimentari, alcuni cittadini lasciano offerte nella cassettina che abbiamo collocato all'ingresso". Del resto, per il circo la situazione è critica "Non abbiamo entrate, non figuriamo tra le categorie destinatarie dei ristori e non sappiamo quando potremo riaprire. I1 tutto con costi fissi altissimi: le paghe dei dipendenti, i costi del generatore che compensa i cali della corrente, la benzina per accompagnare le bambine a scuola a Molinetto, il cibo per noi e per gli animali, che non usiamo negli spettacoli, ma teniamo in una sorta di fattoria didattica."
Spade e hula hoop. Il circo fondato dal papa di Marco, Roberto, conta tredici persone delle quali otto della famiglia Grioni. Offre spettacoli per famiglie cono giocolieri, acrobati e maghi. Marco é un illusionista, suona la tromba e lancia pugnali. La moglie Veronica si esibisce con l'hula hoop e in equilibrio con le spade infuocate. Hanno quattro figli. Il più grande, Luca, 12 anni, è un talento nello spettacolo sul rullo oscillante: "A gennaio sarà in televisione a "Italia's Got Talent": è il più giovane al mande ad esibirsi con sette rulli sovrapposti, racconta orgoglioso il papa. Matteo, 11 anni, è un clown: "Molti bambini hanno paura del pagliacci, allora lui si veste direttamente in scena. Ilenia, 7anni, cammina sul globo. Po c'è Giada 4 anni che ha una grande passione per Rocky, il mini pony della fattoria didattica, in cui ci sono anche la capretta tibetana Bamby e il simpatico lama peruviano Kimbo.
Prima di Natale il tendone rosso e giallo del Grioni (è francese recuperato da un vecchio circo) avrebbe dovuto fare tappa a Montichiari, Botticino, Villa Carcina e Concesio. Invece "siamo qui, senza lavoro e pieni di spese. Per pagare le assicurazioni venderemo un mezzo. Ne abbiamo 17 e quando ci spostiamo spendiamo 500 euro per fare 10 chilometri." Marco e suoi dipendenti chiedono solo di poter riprendere presto ad esibirsi: "Dopo il primo stop abbiamo adottato le misure anticontagio. Mi unisco all'appello dell'Agis affinché i circhi possano riaprire per Natale. Non appena ci sarà l'ok recupereremo gli spettacoli di Calcinato: vogliamo ringraziare il paese. Poi via verso nuove avventure: "La magia del circo non deve svanire."
Di Barbara Bertocchi
Dal Giornale di Brescia del 28/11/2020
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