Il Circo, tradizione millenaria, fermato dal lockdown; le speranze degli artisti sostegno solo dalla comunità, il governo "zero e sotto zero"
La quintessenza di un circo è tutto ciò che dalla pandemia ci viene negato: stringersi gli uni agli altri in cerchio sotto il magico tendone, prendere a manciate dallo stesso cartoncino i popcorn e starcene a "bocca aperta" col naso all'insù ad ammirare le piroette dei trapezisti o ridere a crepapelle per le disavventure del clown o coprirci gli ochhi con le mani appena avanzano le tigri.
Loro si chiamano Selva, Savana, Shamira e il maschietto Sirio. Sono dei bellissimi esemplari di tigri bengalesi e siberiane, affidate alle cure del domatore Carl Mundeling e della moglie Clorinda, straordinaria artista acrobata e specializzato in hula-hop, evoluzioni in sospensione aerea e "pole dance". Entrambi vivono ed animano con il loro talento il Circo Wigliams, sotto gli amorevoli sguardi della mamma di Carl, l'83enne Lady Viola che con perfetto aplomb britannico ci invita a sederci, mentre ci racconta 150 anni di storia circense.
Oggi sono stanziati qui in agro Borgo Venusio. Erano arrivati lo scorso marzo, ma subito le tende multicolori del Circo Wigliams si erano abbassate a causa del lockdown che aveva cancellato tutti iloro show e anche quelli degli altri circhi a Gioia del Colle e San Michele Salentino. In estate Clorinda, dalle cui parole emerge una grandissima dignità e fierezza, stava lavorando a Matera e dunque sono rimasti qui: "Aiuti da parte del governo e delle istituzioni zero e sotto zero - reclama la talentuosa acrobata - a livello locale invece la popolazione ci è venuta incontro su tutti i fronti, a partire dal proprietario dell'area che occupiamo nei pressi del centro commerciale."
Carl che ha rinunciato a una promettente carriera di pilota per rimanere nel circo e che ha oltre 20 anni di esperienza, discende da una famiglia di circensi, "Per me invece - racconta Clorinda - è stata una scelta perché la mia famiglia non proviene da un circo e sin da quando avevo tre anni volevo lavorare in un circo così un giorno ho lasciato la mia vita ordinaria ed ora eccomi qua."
In uno spettacolo tutti quanti si aspettano di vedere gli elefanti, le tigri e altri animali del genere, ma nessuno si aspetterebbe mai di vedere alla ribalta Sissi, una simpatica maialina con la quale - conclude a sorpresa Clorinda - io metto in scena una "gag". Non per vantarmi ma devo dire che io sono l'unica artista in Italia che praticamente si esibisce con un maiale; e tra l'altro Sissi essendo molto viziata - aggiunge Clorinda tra le nostre e le sue irrefrenabili risate -credo sia l'unico maiale al mondo che non mangia le carote se gliele lanciano così, ma esige che le vengano "servite" ben condite con cipolla e un filino d'olio." Una volta il grande Charlie Chaplin disse: "Un giorno senza un sorriso è un giorno perso."
Di Michele Zasa
Fonte www.lecronache.info del 22/12/2020
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