Due spettacoli al giorno con clown, acrobati e trasformisti
«Un messaggio necessario – dice Salvatore Mendella, uno dei responsabili del circo –. Il clamore che la vicenda ha suscitato sui giornali ha creato un po’ di confusione e molti lettori adesso pensano che il circo non faccia spettacoli. In realtà facciamo comunque due spettacoli al giorno ma senza portare gli animali in scena, Abbiamo clown, acrobati, equilibristi, numeri di trasformismo e perfino degli artisti del Cirque du soleil. Insomma non molliamo e il primo giorno abbiamo avuto molti spettatori». In questi giorni il pubblico si è diviso sulla decisione di mettere al bando le esibizioni con animali. Da un lato il mondo degli animalisti e il Comune, dall’altro numerose persone che attraverso una mail al giornale, un commento sulla pagina Facebook del circo o uno striscione esposto in piazzale don Baroni si sono pronuncianti a favore degli spettacoli circensi con animali. Anche un prete di Livorno si è schierato dalla loro parte: si tratta di don Luciano Cantini che talvolta veste anche i panni di un clown con il nome di Pompelmo. «Per anni ho seguito don Franco Baroni finché non ha chiuso gli occhi. Per anni il Comune e la Provincia di Lucca lo hanno sostenuto nella sua attività. Ho continuato finché mi è stato possibile a seguire i circhi nel loro divenire, vivendo con loro per lunghi periodi e mai, dico, mai in più di quaranta anni ho visto ciò di cui si accusano. Sinceramente non capisco e non giustifico certe posizioni delle amministrazioni pubbliche al mero scopo di consenso, calpestando la verità. Vi giunga la mia forte protesta per tutto questo».
Sulla polemica torna anche Mendella: «Alla fine con l’amministrazione abbiamo trovato un accordo per lasciare gli animali in piazzale don Baroni. Ma di fatto questo dimostra che quella della incompatibilità con il mercato era solo una scusa per impedire l’utilizzo degli animali durante gli show. Anche gli ispettori dell’Asl hanno deto che non ci sono problemi. Avevamo chiesto di poter usare almeno gli animali domestici come cani e cavalli ma ci hanno detto di no. E anche questo dimostra una certa ipocrisia».
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